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W BRASIL:
RESOCONTO DI UNA VACANZA DA CAMPIONI DEL MONDO
Eccomi qui a
cercare le parole
per descrivere due settimane indimenticabili, che puoi veramente
comprendere
solo vivendole in prima persona!
Partenza da Malpensa
sabato 3 agosto con aereo della Varig
e arrivo in Brasile dopo 11 ore di volo. Decisamente spettacolare
l'atterraggio
in notturna su São Paulo: un universo di luci per una
città da 20
milioni di abitanti! L'aeroporto in sé non è niente di
speciale, alquanto
scadenti le indicazioni relative ai terminal
e ai gates.
Otto
ore più tardi (quattro d'attesa e quattro di volo) arriviamo a Fortaleza.
Già si respira un'aria elettrizzante, da quiete prima della
tempesta!! Partiamo
con l'idea di passare lì quattro notti, ma intuiamo fin da
subito che saranno ben di
più...
Giorno dopo giorno
diventiamo le due star di Praia de Iracema.
Giriamo spesso separati (ognuno si è creato il proprio giro di
figa) e ci
sentiamo continuamente dire: <<Onde està
tuo irmão (trad.
fratello)?>> Risp: <<Està ficando!>> - <<Porque não
comigo?>> Risp: <<A ognuna il suo
turno!>>
Ricordo
con particolare piacere un numero riuscitomi al Café do
Mar, discopub situato nel cuore della vita notturna di Fortaleza:
mi
avvicino al bancone per una classica caipirinha, davanti a me
un
olandese che sta offrendo da bere ad una bellezza locale. Questa mi
sorride!
Due minuti più tardi lingua in bocca e l'olandese volante se ne
va via con due
birre in mano...
Dormiamo
poco, 1-2
ore al giorno, eppure siamo tutt'altro che stanchi! Deve essere uno
strano
stato di euforia che ci assale sempre più...
La gente
per le strade, nei negozi, negli alberghi è cordiale,
gioiosa, vogliosa di far festa e di divertirsi. E come in ogni paese i
cui
abitanti sanno prendere la vita con allegria, si mangia bene, anzi
benissimo!
Squisiti piatti a base di carne vanno per la maggiore, senza
dimenticare i
dolci, di notevole varietà e bontà. Ed ora arriviamo al
dunque: i cocktail!!
Tipicamente a base di alcool e frutta tropicale, risultano gustosi ma
non
particolarmente forti, almeno per il nostro standard... Da evidenziare
la capeta
ed il guaranà da Amazona, quest'ultimo particolarmente
decantato per le
sue proprietà afrodisiache, in effetti... o è stata
semplice coincidenza? Il
tutto costa veramente poco, con 5-10 euro ceni alla grande, soprattutto
in
relazione alla quantità che viene proposta; difficilmente riesco
a terminare le
porzioni ordinate, nonostante la fame sia consistente...
La povertà
dilaga a dismisura: attorno ad opulenti e sfarzosi alberghi sorgono
le favelas, misere case dove risiede la stragrande maggioranza
della
popolazione.
Ed è proprio in una di queste abitazioni che vengo invitato da
una
ragazza a trascorrere una giornata intera. Accetto l'invito e scopro
con
piacere la cordialità e l'ospitalità di questa gente, che
pare vivere con
serenità la propria condizione di povertà.
Il frigo è vuoto, offro i soldi per
la spesa e ne risulta un pranzetto coi fiocchi! In serata prendo parte
ad una
festa folcloristica locale, la vaquejada: corse con cavalli e
buoi,
grigliate e danze a ritmo di forrò, tipico ballo locale.
Resto estasiato
nell'osservare la grazia e la leggiadria con cui ballano le ragazze!!
Al termine dei
dieci giorni a Fortaleza il bollettino di guerra parla chiaro!
Da entrambe le
parti si contano molteplici centri: bianche, nere e mulatte,
quest'ultime a mio
avviso decisamente le migliori, tanto che con una ho continuato per
cinque giorni...
La
povertà porta
spesso le ragazze a chiedere soldi in cambio d'"amore", ma se si
mettono subito le cose in chiaro, queste o ritirano prontamente le loro
pretese, o spariscono in men che non si dica.
Mercoledì
14 agosto abbandoniamo a malincuore la capitale dello stato del Cearà
alla volta di Natal, cittadina balneare situata 500 km
più a sud. Il
viaggio in pullman dura otto ore e non è certo dei più
confortevoli: sono le 19,
il sole è tramontato da due ore e l'aria condizionata continua
ad essere
sparata a mille! Inconcepibile!!
Bastano un giro alla sera sul lungomare e due chiacchiere col
ristoratore del
nostro albergo per capire che questo non è il posto per noi:
ragazzi italiani
che sviolinano le brasiliane locali (anche piuttosto benestanti) per
2-3
settimane, al termine delle quali forse riescono a farsela dare!
L'indomani
ci concediamo uno dei divertimenti che va per la
maggiore da queste parti: gita col buggy (una sorta di jeep)
sulle
spiagge desertiche di Jenipabù. Una guida del posto ci
conduce sulle
dune a ritmi sostenuti, attraverso salite, discese, cambi di direzione
e curve
paraboliche decisamente emozionanti. Alla fine non manca la passeggiata
sul
dromedario, con tanto di turbante che è valso a junior l'appellativo di "Bin
Laden": <<Assim vôce
parece Osama Bin Laden>> si è
sentito dire!
Nel tardo
pomeriggio decidiamo di partire alla volta di Recife, 350 km
più a sud!
Breve trattativa con un tassista ed al viaggio in pullman risulta
più
conveniente farci accompagnare da questo personaggio. Nome Neto,
età 30 anni ed una incontrollabile passione per la figa, che lo
ha portato ad avere
già sei figli da tre donne diverse. Durante il tragitto è
un colpo di clacson ad
ogni essere femminile avvistato lungo la strada: dalla ragazzina
tredicenne
alla vecchia cicciona cinquantenne!
Giungiamo a Recife
alle una di notte dopo un viaggio di circa 5 ore. La città
è grande, 3 milioni
di abitanti, e molto bella: grandi costruzioni moderne, enormi vialoni,
edifici
storici, ponti e canali le hanno valso l'appellativo di "Venezia del
Sud
America".
A Olinda, paesino a 8 km di distanza, si festeggia ogni
anno il carnevale più antico del Brasile.
Ma questa città è diventata
tristemente nota in questi ultimi anni per la dilagante
criminalità e per
questo è attualmente considerata una delle più violente
del Brasile!
<<Alla sera è
meglio girare con un
tassista di fiducia>> ci dicono, e di
conseguenza ci
regoliamo, affidandoci a Paulinho, altro personaggio piuttosto
losco, ma
fondamentalmente buono e soprattutto divertente. Prima cerca di
piazzarci
qualche dose, ma senza risultato, poi inizia a raccontarci delle sue
donnine,
pronte a trascorrere con noi qualche giorno, ovviamente a pagamento.
Noi
sappiamo già che rifiuteremo, ma tra una risata e l'altra
accettiamo di
conoscerle.
Inizia così un viaggio nella profonda periferia della
città,
quartieri dove un turista da solo non deve neanche pensare di
addentrarsi, se
ci tiene alla propria pelle. Ma il fatto di essere accompagnato da uno
di
"loro" ti garantisce l'incolumità! Alla fine due risate e
naturalmente niente di fatto.
Ci accompagna poi nel centro antico della città,
dove giriamo per qualche locale, ma ci rendiamo subito conto che qui
è serie B,
anzi C rispetto a Fortaleza! E' onnipresente il fenomeno della
prostituzione nelle sue diverse forme: puttane da strada, ballerine nei
locali
e "ragazze programma", pagate per trascorrere con i clienti giornate
intere. In spiaggia sotto il sole (a dire il vero alquanto latitante, a
differenza di Fortaleza, città più soleggiata del
Brasile) si vedono
infatti coppiette piuttosto sospette, con lui sempre rigorosamente
italiano.
Visto l'andazzo trascorriamo poi l'ultimo giorno senza particolari
pretese, in
attesa del volo di ritorno e coscienti di aver vissuto una vacanza da
campioni,
che prima o poi meriterà sicuramente un bis!
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